Dal Consiglio Generale 2018, Martedì 1 Maggio

Carissimi capi,
eccoci nuovamente, il Consiglio Generale volge al termine, ma vi vogliamo raccontare questa mattinata dove abbiamo respirato l’essere associazione.

La mattina è iniziata con la preghiera dove Padre Roberto Del Riccio ci ha invitato a  vivere il presente, ad assaporare il gusto delle esperienze che quotidianamente viviamo, senza la foga di pensare immediatamente al domani, che potrebbe comunque essere incerto e solo il Signore conosce il progetto di ciascuno di noi. Come scout dobbiamo liberarci dall’affanno dell’organizzare e del voler controllare tutto: è vanità delle vanità, perché tutto è in mano a Dio.
Dobbiamo imparare a vivere il tempo lento dell’educare imparando ad ascoltare i nostri ragazzi e ragazze ma soprattutto il Signore che parla quotidianamente alla nostra vita…basta sintonizzarci bene.
La mattinata è continuata con le numerose votazioni relative all’area dell’organizzazione e del bilancio. In particolare vi riferiremo sulle decisioni prese relativamente alle attività Bowles and … previste al Jamboree 2019.
Momenti significativi sono stati i saluti degli incaricati uscenti (capo scout, presidente, inc. ICM, etc…). Ci hanno testimoniato la gioia di aver svolto questo servizio, l’arricchimento personale che ne hanno ricevuto e la lode a Dio, che è sostegno e riferimento continuo del loro cammino. 
Al momento della conclusione la regione Puglia ha ricordato la figura di don Tonino Bello, vescovo di Molfetta, amico degli scout che si è sempre battuto per i poveri, per i giovani e per la pace, anche attraverso azioni concrete, prima su tutte la marcia a Sarajevo durante il conflitto balcanico. La regione Campania ha poi lanciato l’appello affinché nasca un gruppo scout a Casal di Principe, parrocchia don Peppe Diana del quale l’anno prossimo si celebreranno i 25 anni dalla morte per mano della camorra.
Il consiglio generale si e poi concluso con l’ammaina bandiera.
Per noi consiglieri di Scorzè è stata un’occasione per contribuire alla riflessione dell’Agesci sul discernimento, sulla centralità della zona e delle coca, queste ultime in particolare luogo di formazione, di pensiero e di crescita spirituale per i capi. 
Torniamo a casa piu consapevoli del nostro ruolo di collegamento tra il livello nazionale e il territorio della nostra zona, e con la consapevolezza che spetta anche a noi il compito di far circolare idee e riflessioni in modo circolare “dall’alto al basso” e viceversa. 
Riportiamo entrambi  a casa la gioia di far parte di un’associazione che pensa, si interroga, sperimenta, cercando sempre di offrire un servizio educativo di alta qualità per i suoi ragazzi; un’associazione che sempre di più vuole essere un corpo e un’anima sola con la Chiesa, guidata e animata dalla potenza e dalla sapienza dello Spirito Santo che sa e saprà suggerirci percorsi di vita e di felicita per noi capi e per i nostri ragazzi.
Grazie a tutti i nostri fratelli scout del Veneto che hanno condiviso con noi questa bella avventura!

Antonio & Silvia

 

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